Thursday, August 27, 2009

Corsica 2009


..se ne sta struccata a farsi circondare,penetrare, come una donna che non vuole piacere ma che inevitabilmente seduce e poi scompare(vedi costa est):simile a l'entroterra foggiano(senza offesa:-). A destra (costa ovest),apparizioni superbe del più folle dei visionari.Con un pò di coraggio e buona volontà puoi scoprire,dietro angoli chiusi,calette deserte che ti dicono: ma dove sei stato fino ad ora? e che pagheresti solo per guardarle,sfiorarle con mano di altri,come questa a Galeria.










I tramonti di Piana, fra le calanche che arrossiscono di sfumature interminabili, con le coppiette più audaci che si bevono un buonissimo patrimonio rouge fra le ripide vertiginose,non sono diversi da altri spettacoli, ma tutto si svolge in un senso d'incredulità e beatitudine che sembra non possa finire, e poi subito, sembra non sia mai stato...



La stessa cittadina di piana sembra sospesa, aggrappata al cielo cupo che equilibra l'esibizione precedente.








Ci si può anche divertire con le instancabili onde del golfo della liscia, nel farsi sballottare per ore verso riva,ricevendo il meritato premio di tornare bambini anche nelle espressioni e nei gesti ingenui.








La burocrazia di certi posti è spaventosamente divertente, paghi la tua camera e in cambio ricevi un foglio bianco con scritto a mano, e in diretta:"Simone",che vale come garanzia per ogni tipo di parcheggio.
Due righe anche per la mia strada preferita:la D84, che da francardo si srotola per 90 km di tornanti coinvolgenti verso le calanche di piana. Nel mezzo, inteso in mezzo alla strada,si trovano gruppi di maialini e mucche per nulla preoccupati di farti sostare in curva ,e qualche flotta di capre al galoppo, più istruite nella traversata.


Forse perchè era la fine, forse perchè quindi era anche l'ultimo paesino, ma la deliziosa st.florent
ha scorci davvero invidiabili a discapito di una spiaggia comune che abbiamo saggiamente saltato, preferendo l'ultima caletta a nord di nonza, sul dito ovest, dove un bambino di 7 anni era il capo di un gazebo efficentissimo.

Che altro:certo, bisognerebbe tornarci, senza la paura di rovinare quanto colto,chissà,magari solo qualche giorno a bere un buon bicchiere al bartavin di patrimonio dove una celestiale creatura fluttua fra i tavoli in pendenza e non fa spegnere il sole neanche all'ora di cena.